Passati i primi 8 mesi, Oliver diventa sempre più grande e così, dopo i vestiti, urge la necessità di comprare anche un passeggino nuovo. Il primo passeggino che avevo, della Inglesina, ci era stato prestato da un’amica che ha avuto ben 4 figli, quindi ne ha vista di strada, in ogni senso. L’abbiamo usato e stra-usato. Ci ha fatto comodo e anche se si reggeva con lo spago, nel significato letterale della parola, ci è stato utile. Ma ora che Oliver è cresciuto e non ci sta più, abbiamo capito che è giunta l’ora di comprarne uno nuovo.
Decido di acquistarlo online, nel negozio Nido di Grazia che ho conosciuto tramite un corso. E penso.. sarà facile scegliere, no? e invece mi si è aperto un mondo. Non immaginavo ci fossero così tanti modelli. E non sapevo cosa scegliere. Escludendo i modelli gemellari, mi restano le categorie: passeggini leggeri, trio e duo, e 3 o 4 ruote.
Scelgo la categoria passeggini leggeri, visto che tanto il 90% delle volte toccherà a me portare mio figlio a giro. Da sola non voglio e non posso sollevare oggetti troppo pesanti. E ovviamente mi serve qualcosa che si apra e chiuda facilmente, se tanto mi da tanto, saro’ sempre di fretta e con altre 3-4 borse nel mezzo. Chiedendo un po’ ad amiche, mi avevano consigliato la chiusura ad ombrello, sia perchè molto comoda, sia perchè quando viaggi in aereo viene accettata più facilmente. Capisco che per molte mamme questa variante non sia importante, ma per una famiglia di globe trotter come la nostra… è condizione indispensabile.
Altro requisito per me importante: che entri nel bagagliaio! la mia macchina non è enorme e devo poterlo mettere dietro, una volta piegato.
Il requisito invece imposto dal mio compagno è che fosse il più “hi-tech” possibile, perché secondo lui è sinonimo di qualità e affidabilità.
Insomma mi metto a spulciare minuziosamente il sito – ma quanti modelli! – e alla fine ne scelgo potenzialmente due: uno della Kway e uno targato Maclaren. Sorrido pensando alle due aziende con questi nomi, chissà se sono le stesse. In tal caso ignoravo che facessero anche passeggini per bambini!
La scelta viene confrontata sulle dimensioni da chiuso, ma anche sugli optional inclusi nel prezzo (è inutile pagare poco un oggetto se poi spendi tanto in parapioggia, parasole, borsa, ecc.).
La differenza fra il primo e il secondo modello si vede fin dal prezzo: il K-way costa 290 € mentre il MacLaren 350 €
Alla fine optiamo per Maclaren. Pesa 6,6 kg, fra i più leggeri. E la lunghezza è di 108 cm. Lo potro’ usare finché lui arriverà a pesare 15 kg.
Quando arriva, nel giro di un paio di giorni, siamo quasi emozionati. Il mio compagno si diverte a montarlo e leggere le istruzioni manco fosse un armadio Ikea, mentre io mi sorprendo delle rifiniture. Nei cerchioni delle ruote, nella fodera, nella cintura, ovunque è presente il brand.
C’è anche la bandiera inglese! E’ proprio adatto a lui, che si chiama Oliver, come un piccolo lord.
Mi piace la finestrella per “controllare” il bambino dall’alto e la retina che noi usiamo per evitare che perda i calzini; è piuttosto accessoriato con tasche e scomparti un po’ ovunque.
Si maneggia bene e un altro punto di forza, per noi che siamo alti, è la possibilità di regolare l’altezza.
Decidiamo di provarlo subito andando in centro a Firenze e lo testiamo sulle strade del centro, non prorpio a prova di carrozzina. Ne esce vincitore.
Da lì a poco, lo portiamo in vacanza con noi a Fuerteventura e ci spostiamo in spiaggia con lui. Laguna, sabbia… non conosce ostacoli. All’inizio ci facevamo un po’ di scrupoli, della serie, dai è ancora nuovo… si sciupa… poi invece mi sono detta: le cose vanno usate!
E la fascia? Io mi sono trovata così bene…specie in viaggio! Che ne pensi? Isole Canarie: fantastiche! Noi torniamo per la quarta volta quest’anno, con un po’ di astuzia si evitano mega alberghi all inclusive e spiagge affollate/chiassose; restano una natura meravigliosa, onde da surf e abitanti ospitali