Ho sempre diffidato di quelle donne che dicono “ah com’è bello allattare…” addirittura qualcuna parla di provare sensazioni simili a un orgasmo (in effetti le contrazioni uterine sono stimolate dalla suzione); non parlo della cosa a livello psicologico o mentale, fantastica, ma dal punto di vista fisico. Io – parlo della mia esperienza personale – per i primi 30 giorni l’ho trovato piuttosto doloroso o quantomeno fastidioso. Anche quando il bimbo si “attacca bene” non è per niente una cosa piacevole, nonostante in ospedale le ostetriche mi dicevano che se la posizione era corretta, non avrei sentito alcun male, non è vero!
Parlando di allattamento al seno c’è il grande dilemma…
Allattamento a richiesta o con l’orologio in mano? (ovvero ogni 3 ore)
Ci sono, da sempre, due scuole di pensiero – strano – sull’allattare il neonato: a richiesta, ovvero quando lo richiede lui, oppure ogni tot ore. In questo momento, nella mia Regione (Toscana), la tendenza è quella di spingere le donne ad allattare su richiesta. Tutto il personale medico, le ostetriche, i dottori, i pediatri che ho incontrato mi hanno detto “signora lo allatti ogni volta che lui lo richiede”, anche se questo significa passare la giornata con la poppa di fuori. Il mio piccolo è capace di chiedere la poppata anche ogni mezzora!
Anni fa l’impostazione era il contrario: qualsiasi donna che ha partorito intorno agli anni Settanta, ti guarda storto e ti reguardisce, perché ai suoi tempi i bambini andavano allattati ogni 3 ore, a costo di farli piangere e strillare fino allo sfinimento. Anche mia mamma ha tirato su me e mio fratello con la filosofia del rispettare le pause.
Ho passato il primo mese a domandarmi cosa fosse corretto fare. Ho cercato di allungare i tempi, ma spesso lui voleva mangiare prima. Dicono che un giusto numero di poppate sia intorno alle 8-10 al giorno, ma ci sono stati giorni in cui ne ho contate 14-15!!! Ovviamente non sono tutte uguali: ci sono i pasti che durano 40 minuti e … gli spuntini! Ovvero si attacca e poppa per 10 minuti e poi si stanca, dorme o altro.
Ho anche provato ad aspettare un po’ di tempo, a volte intrattenendolo in 1000 modi, a volte lasciandolo piangere un po’. Col risultato che si innervosiva e non mi formiva la notte. Così un giorno gli ho detto “piangi e poppa quanto vuoi di giorno, purché di notte lasciami dormire!” siccome di notte tutto sommato è abbastanza bravo, ho deciso di lasciargli fare quello che vuole di giorno. Da allora andiamo alla grande.
Unico accorgimento: cerco di non scendere troppo spesso, sotto 1 ora di pausa fra una poppata e l’altra. In ogni caso ci sono giorni in cui lui da solo arriva a 2 o anche 3 ore, e altri che passa la mattina con la poppa in bocca! Insomma quel che deve prevalere è il buon senso.
Mi sono domandata perché questo cambio di direzione nelle indicazioni dei pediatri & C; ci ho riflettuto un po’ e secondo me la tendenza è dovuta anche al fatto che oggi molte donne non hanno latte – vuoi per stress, per ansia o per senso di inadeguatezza – e quindi se dovessero anche seguire limitazioni di orari, diventerebbe tutto troppo complicato. Sentendosi libere di allattare il proprio figlio quando lui lo richiede, probabilmente la cosa diventa più naturale… chissà! Inoltre, stando ai racconti di zie e amiche di mia mamma, negli anni 70 a molte donne si suggeriva di dare il latte artificiale, anzichè il seno, perché lo si riteneva più ricco (forse c’era lo zampino di qualche multinazionale del latte in polvere?). E col latte artificiale devi aspettare le 3 ore per forza tra una poppata e l’altra (il latte naturale viene digerito in 1 ora).
UUh,l’allattamento, gioie e dolori! E quante se ne dicono!
Vivo a cavallo fra due culture la mia, italiana e quella francese, del paese in cui abito e in cui é nata mia figlia. Questa bi-culturalità mi ha fatto capire che non esiste una sola via per nutrire educare il proprio bambino e soprattutto che nel momento in cui si diventa madri l’istinto é quanto di meglio ci possa guidare. Farsi consigliare é bene, ma infine si deve scegliere quello che ci fa sentire più a nostro agio, tenendosi alla larga il più possibile dai giudizi di famigliari e amiche che spesso ci condizionano e ci ingarbugliano.
Per mesi l’ho pensata all’italiana: all’attamento esclusivo Forever! provando anche un certo ribrezzo per quelle mamme francesi che prima ancora di partorire scelgono di fare il biberon esclusivamente (qui danno delle pastiglie per fare andare via il latte, orrore!)
Onestamente, penso che questo tipo di scelta venga fatta con un po’ troppa leggerezza e che il sistema sanitario francese dovrebbe informare maggiormente sui benefici dell’allattamento, senza paura di forzare le madri. Tuttavia dopo avere passato le pene dell’inferno i primi mesi, vedo le cose in maniera molto meno radicale.
Ho sofferto parecchio all’inizio, ragadi, febbre a quaranta, sangue nel latte, alla faccia di chi mi diveceva “all’inizio tira un po’ “.
Il mio nemico numero uno il biberon é diventato un alleato, durante la mastite per tre giorni le abbiamo dato da mangiare con la bottiglia e ci siamo resi conto che dormiva per tre ore di seguito, quanto basta per darmi un po’ di tregua e essere “in forma” per la bambina. Dopo sei mesi allatto ancora, quattro volte al giorno, e do due biberon (oltre le pappe), sono riposata non sono più incollata al divano o al letto e Giulia dorme nove ore a notte da quando aveva un mese e mezzo (spero di non parlare troppo in fretta).
Che dire, come non esiste un solo modo di essere mamma, anche quello di dare da mangiare al proprio pargolo non é univoco, fintanto che non ne va della sua salute.
In bocca al lupo!
grazie Erika per la tua testimonianza, anche io credo che la verità stia nel mezzo… io a volte mi tiro il latte e do il biberon al babbo o alla nonna, cosi che io possa ricavarmi 1 ora di libertà (per lavorare o per andare a farmi i capelli!!!). So che ci sono Paesi – anche gli USA – dove poche donne allattano al seno!
Ciao Karla! Io sono mama di una bimba di nome Isabella che 16 messi ma dimostra molti di piu in effttei compro vestitini da 24 messi che gli vanno appena Sta crescendo una meraviglia, bambina che non ha mai avuto rafredore o altri problemi! Sto ancora allatando e non ho intenzione di smetere perche latte matterno protegge anche da anticorpi per il proprio piccolino! Quindi non ti preocupare finche hai allatallo!!! E non ascoltare altri LA MAMMA SA SEMPRE MEGLIO COSA MEGLIO PER SUO BAMBINO! )) Un abbraccio Laura & Isabella!
All’inizio io trovavo stressante pesare il bambino, controllare continuamente che prendesse abbastanza latte, che crescesse… poi ho capito che difficilmente poteva morire di fame e mi sono tranquillizzata Una pappa perfetta, sempre pronta, sempre alla temperatura giusta…per me non ha eguali!
Molte info utili si trovano sul sito de La Leche League http://www.lllitalia.org/
Vero Annika.. inizialmente mi sentivo in ansia.. mi dicevano (nonne, suocere, zie…) pesalo prima e dopo ogni poppata!!!
ora lo peso 1 volta a settimana, vedo che cresce e sto tranquilla
grazie del commento e del tuo sostegno!!!
Le mie figlie hanno ormai 20 e 22 anni eppure ancora non resisto al fascino dei racconti intorno a mamme e bambini.
Le mie figlie son state allattate in modo praticamente esclusivo per i primi 6/8 mesi, a richiesta, senza aggiunte di niente, nemmeno di acqua, poi hanno continuato ad apprezzare il latte di mamma come integratore molto, molto a lungo, basta dire che c’è stato un periodo in cui poppavano entrambe anche se con modalità e tempi diversi. Ė stato facile quel periodo? Non saprei, di sicuro adesso lo ricordo bellissimo, ma in quei momenti, specie con la prima quante paure, quante difficoltà, dubbi, incertezze…
È tutto il periodo di adattamento mio? Da donna abituata a girare l’Italia per lavoro, super organizzata, capace, apprezzata, pagata, a mamma di una bimba dove “se non mangiava era colpa mia, se mangiava poco idem, se faceva la cacca gialla il mio latte era acqua, se era scura allora era grasso, se non dormiva senza starmi addosso la viziavo, se piangeva non me ne curavo abbastanza…” E altre amenità del genere… Per non parlare della mia personale autostima quando i primi tempi arrivavo a sera senza essere riuscita a far quasi niente di quel che mi ero ripromessa, se non star con lei e… Alla fine ho capito che stavo facendo un lavoro bellissimo: crescevo un nuovo essere umano alla gioia, alla capacità, alla socialità a diventare una futura cittadina del mondo e che quello era quello che volevo fare, fatto come volevo farlo… Direi che più di così… :-))))
Comunque sia non esiste una unica soluzione giusta. Ogni coppia mamma/bambino è un mondo a sé e può avere soluzioni, abitudini, modalità completamente diverse seppur tutte giuste. Confrontarsi con altre persone nella stessa situazione può far venire in mente modi diversi di affrontare i momenti difficili, possibili soluzioni, ma sempre vanno filtrati attraverso i propri pensieri e poi eventualmente provati. Ma la relazione con le altre mamme non dovrebbe essere un paragone: il suo dorme, il mio no, la sua mangia, la mia no, io ho le ragadi, lei no, perché non ha senso. Ogni mamma col suo bambino/bambina è una meraviglia a sé. Magari può essere utile cercare informazioni presso personale esperto, o presso associazioni di sostegno alle mamme e ai loro neonati, come quella nominata sopra da Annika, ma ce ne sono anche molte altre.
Io sono poi diventata una consulente de La Leche League per tanti anni e ho parlato, informato, sostenuto, tantissime mamme in tantissime situazioni, in tantissimi problemi e devo dire che il supporto è sempre un’azione fondamentale.
Per quanto riguarda il discorso di allattare tante volte, questo è motivato dalla comprensione del meccanismo della lattazione e di come funziona. Le regole delle tre ore derivavano dall’abuso di latte artificiale degli anni 50/60/70 dove si era persa la cultura dell’allattamento naturale. Con il latte artificiale le pause sono obbligatorie, il latte artificiale è come un farmaco, il sovradosaggio è nocivo, e quando poi si son riscoperti gli innegabili vantaggi del latte materno, fisici, nutrizionali, emozionali, psichici, sia per mamma che per bambino il ritorno al latte di mamma ha sofferto di tutti i cliché del latte artificiale.
Comunque sia… I tempi duri delle notti in bianco, del tenerselo addosso quasi sempre, della fatica poi incredibilmente passano… Ma le notti in bianco poi capitano sempre, perché come non considerare una notte in bianco quando la sveglia suona alle due di notte, ci si mettono i vestiti sopra al pigiama, si monta in macchina e si va in fila con tanti altri genitori ad aspettarli all’uscita dalle discoteche?
Ah, i figli… Una delle meraviglie della nostra vita di mamme, e di genitori in genere!!!! In bocca al lupo, Elena!!!!
(E scusa il romanzo!!!! Ihihihihihihih!!!!)
Oh Alessandra quanto mi è piaciuto il tuo commento!
tutto quello che scrivi (macché romanzo), lo condivido in tutto…
La parte sulla cacca di vari colori (mi sono domandata anche se dipendeva da ciò che mangiavo la sera prima), la parte sulla donna che gira il mondo e si ritrova mamma full time, la parte sull’autostima che vacilla, ecc.
Sai che anche io ero arrivata alla conclusione che queste fissazioni sulle 3 ore fossero causate dalle scelte degli anni ’70…
un po’ come tutte le follie sulle posizione ginecologiche del parto, o la respirazione del metodo Lamaze che non serve a nulla (eppure quanti film americani ci hanno indottrinato sul “signora respiri respiri respiri”).
E penso pure io che ogni donna debba trovare il suo equilibrio, ok il confronto ma non esiste la verità assoluta 😉
grazie di cuore per il tuo commento.
Sono una mamma di un bimbo di 13 mesi, sono molto preoccupata sull’allattamento materno prolungato , ho ricevuto diversi pareri dei pediatri , alcuni dicono di dargli finche’ ho voglia e tenga latte , altri , invece addirittura si arrabbiano di smettere drasticamente di dargli, di farlo piangere , che poi di fame lo prendere0 , ma io sinceramente , non me la sento, , di ntogliergli il latte in modo autoritario, ma dall’altro lato temo che stia sbagliando di nutrire con il latte materno finora, ho provato di dargli il latte vaccino, ma nn ne vuole sapere , non so cosa fare?anche se alcuni ritengono specialisti in materia che il latte umano fa pif9 che bene,aiutooooooo e grazie!!!
Ciao Nelli! Prima di tutto, complimenti perché il tuo bimbo è davvero bello ti ho appena vista su rai2 (seguo il tuo blog ioamofirenze da anni) E ti dico anche che la mia seconda bimba è nata il 27/4 proprio nei giorni in cui è nato il tuo! Io e le mie compagne di stanza in ospedale eravamo molto incuriosite da tutte quelle telecamere in giro poi ci hanno detto che stavano girando un programma di rai2! Che emozione rivedere tutte quelle facce note (ginecologo, ostetriche) in tv stasera! :))
Riguardo all’allattamento io la penso così: E’ indubbio che allattare al seno sia la cosa migliore. Però qui in Italia da qualche anno c’è una specie di accanimento soprattutto da parte delle ostetriche, ovviamente parlo di quelle che io ho incontrato nella mia esperienza personale. Ho spesso avuto l’impressione molto netta e marcata, sia in ospedale che nei corsi pre parto della asl, che siccome a detta loro tutte sono in grado di allattare, se questo meccanismo non funziona, sicuramente è a causa dello scarso impegno della mamma che in fondo forse non vuole veramente allattare. In un momento di grande fragilità come quello del post parto, una mamma andrebbe incoraggiata e aiutata, l’ultima cosa di cui ha bisogno è sentirsi in colpa perché non è in grado di nutrire suo figlio. Purtroppo ci sono casi in cui la cosa proprio non è possibile per mille motivi e in quel caso secondo me non bisogna insistere fino allo sfinimento, prima di vedere il bimbo dimagrire invece di crescere o prima che alla mamma venga un esaurimento nervoso, meglio lasciar perdere e passare al biberon (che infondo non ha mai ucciso nessuno e che fino a 10 anni fa veniva dato alla primissima difficoltà mentre oggi pronunciare la parola “artificiale” di fronte a un’ostetrica produce reazioni catastrofiche)…
Io penso che valga la pena tentare di allattare senza arrendersi alla prima difficoltà ma senza accanirsi troppo e soprattutto senza sensi di colpa. Del resto l’inversione di tendenza è stata a dir poco radicale e non può non lasciarti un po’ disorientata..Fino a poco tempo fa anche allattare in pubblico era quasi un tabù mentre oggi mi ritrovo mio malgrado a tette all’aria al centro commerciale o sulla panchina al parco. Dico mio malgrado perché nonostante stia seguendo le attuali linee guida (allattare a richiesta ovunque ti trovi), noto che ancora la gente ti guarda come se tu stessi facendo una cosa stranissima. Sì, tutti ci ripetono che allattare è la cosa più naturale del mondo, ma in questo mondo forse ancora viene considerato più naturale un biberon che una tetta! 😀 😀 😀
un saluto e auguri!!!
Ciao Paola grazie del commento e dei complimenti
che coincidenza… eravamo vicine di stanza, eh??
Concordo con quanto tu scrivi. Una mia amica, omonima, mi aveva “messa in guardia”: a lei non veniva il latte (era reduce da 1 periodo di grande stress) e le ostretriche si accanivano come dici tu, provocando in lei un senso di inadeguatezza e frustrazione.
Io quano ho avuto la montata lattea ho ricevuto i complimenti… ma non è dipeso da me, è successo da sè!!!
per la tetta all’aria… l’ho scritto qui
http://www.ioamomiofiglio.com/dir/mai-dire-mai/
pensavo non l’avrei mai fatto e invece… e posso confermare gli sguardi torvi
Ciao Elena,
seguo da tanto il tuo blog Ioamofirenze e da quando hai inaugurato questo do una sbirciata anche qui. Il mio bimbo ha 18 giorni e lo sto allattando a richiesta ma…che fatica!! Lui è un mangione e io ce l’ho quasi sempre attaccato, ancora non ha dei ritmi ben precisi e a volte mi sento una reclusa in casa!! Spero che sia il periodo iniziale e che poi si regolarizzi un po’ anche per riuscire a programmare una passeggiata che non sia solo intorno a casa…lo so che forse è stupido ma quando esco ho il terrore che inizi a strillare da un momento all’altro in mezzo alla gente…
Ciao Irene ricordo che in quei giorni mi sentivo come te… una fatica…
ora, a distanza di 16 mesi rimpiango quasi quei giorni. Comunque ti posso rassicurare: passa tutto
anche il più irregolare dei bambini prima o poi prende il ritmo. Io comunque allattavo ovunque!!!!